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TEAM BUILDING: 14 fasi per creare un gruppo, riflettendo sulla mia esperienza

22 Gen 2018 - Spunti & Risorse

TEAM BUILDING: 14 fasi per creare un gruppo, riflettendo sulla mia esperienza

Creare un gruppo in 14 passi

Per svariati motivi ho spesso partecipato alla creazione di un gruppo.  A 15, un gruppo per organizzare la mia prima festa in casa, quando i miei erano in vacanza; poi a 16 anni feste e cene in campagna della nonna, disabitata in inverno; a 20 anni, in Università, gruppi di studio, per manifestazioni o per giornate di sensibilizzazione, formazione e informazione per matricole; a 23 anni ho fondato una Band musicale e a 26 anni un Festival e l’Associazione Cerebration. Oggi, a 31 anni, mi ritrovo a far parte di un gruppo (Incitement Italy) per la promozione e la formazione in ambito di progetti sociali: dal 2018 sono Ambassador regionale Veneto e il primo passo è stato quello di creare un gruppo regionale e di organizzare l’evento che si terrà sabato prossimo, 27 gennaio 2018, proprio su questo tema.

Cosa ho imparato da tutti questi anni di vita di gruppo? – mi sono chiesto.

Una serie di esperienze mi ha reso consapevole che senza il gruppo, nessun uomo è in grado di vivere e sopravvivere. Senza spirito di appartenenza credo che, nella storia dell’uomo, non avremmo fondato nessuna Comunità. E senza aggregazione in tribù, non ci saremmo mai salvati dagli animali feroci durante la preistoria. Nessuna famiglia sarebbe nata e nessuna specie salvaguardata. La forza e l’energia che si sprigiona dall’incontro e la collaborazione, supera spesso ogni intelligenza individuale. Ne parlo anche in questo articolo dove racconto esperienze da bambino.

Nessuno di noi è intelligente quanto tutti noi messi insieme (Ken Blanchard)

Ho fatto spesso errori, lo ammetto, ma ho anche provato tanta gioia. Le difficoltà maggiori? Unire persone con gli stessi obiettivi; ricoprire ruoli necessari; garantire la presenza di tutti; gestire conflitti e problemi personali; condividere gli stessi valori e relative modalità comportamentali con ospiti e collaboratori; acquisire e dare fiducia.
Oggi, ho elencato 14 fasi che per me risultate fondamenti per creare e tenere saldo un gruppo e, spesso, per evitare o superare difficoltà.  Potresti prendere spunto, adattandole ai tuoi valori, contesti e obiettivi: diversi dai miei!

1. OBIETTIVO: definire un obiettivo da perseguire, una meta da raggiungere.
Ad esempio: promuovere arte, benessere e cultura.

2. SCOPO: definire lo scopo delle tue azioni e del tuo progetto, cioè, il motivo che ti spinge a fare quello che fai, può motivare più di ogni cosa. Chiediti: “Cosa voglio che succeda grazie al mio progetto?” – Quando abbiamo fondato il Cerebration Fest lo scopo era quello di dare spazi a studenti e giovani per esprimere se stessi e la propria arte.

3. STRATEGIE: le strategie sono strade che portano all’obiettivo, attraverso l’usi di mezzi e strumenti specifici. Chiediti “come posso raggiungere il mio obiettivo”? Organizzare concerti? Presentare Libri? Progettare Workshop?

4. AZIONI: quali azioni servono per arrivare a quell’obiettivo seguendo una determinata strada-strategia? Elencale una ad una.

5. RUOLI: definire i ruoli che ciascuna persona nel gruppo deve occupare per portare a termine quelle azioni, ne assicura la realizzazione. Considera che un ruolo può svolge due o più azioni in uno specifico ambito.

6. CREA RELAZIONI: sono quelle che aumentano le possibilità di realizzare ciò che hai in mente. Le relazioni, creano valore per il tuo progetto e per il tuo gruppo: più è costituito da persone diverse e con competenze diversificate e maggiore è la probabilità di successo. Quando sei offline, ad esempio, potresti frequentare luoghi fertili per il tuo progetto, dove puoi incontrare persone interessate a entrare nel gruppo. Esci di casa, parla del tuo progetto a chiunque, ascolta gli altri e fai tesoro dei loro feedback, critiche, consigli e proposte. Quando sei online, puoi iscriverti ai gruppi facebook, seguire progetti come i tuoi, commentare nei forum o nei post in cui c’è una discussione; inserire annunci o cercare profili utili al tuo progetto.

7. COMUNICA PER COINVOLGERE: senza comunicare non potrai mai coinvolgere e avvicinare a te gente interessata e interessante. Scegli strumenti, parole e mezzi per comunicare il tuo progetto e la tua idea. Parla con il tuo cuore e la tua passione e usa tutti i messi possibili: linguaggio scritto e linguaggio parlato, online e offline.

8. INCONTRA: Crea una riunione dove incontrare tutte le persone interessate al tuo progetto per coinvolgerli nella tua missione. L’ obiettivo è conquistarli con il tuo scopo e non convincerli; il segreto per arrivarci è: condividere, emozionare, far sognare e valorizzare l’altro. L’incontro dal vivo è il più efficace perché puoi guardare, ascoltare, abbracciare e valutare di persone chi hai di fronte. Ora potete essere un gruppo.

9. CREA EVENTI: Qualcuno potrebbe non averti mai incontrato o ascoltato il tuo progetto, ormai diventato il VOSTRO progetto. Crea occasioni: feste di compleanno, aperitivi, cene, per socializzare, condividere, stimolare e creare un gruppo.

10. PROPONI INCONTRI SUL TEMA: parlare e confrontarsi su un tema, stimola interesse e appassiona. Crea un calendario di incontri con il gruppo che si sta costituendo; scopri, condividi e valorizza le capacità di ognuno e il contributo che può dare al progetto; parla dell’argomento, di come si può sviluppare, come progettarlo e organizzarlo.

11. COORDINA IL GRUPPO: ora sei il leader, hai acquisito autorevolezza e gli altri possono seguirti. Sii onnipresente, disponibile e diplomatico nel risolvere difficoltà; Attento ad anticipare il prossimo passo e a pianificare ogni azione. Ognuno dovrà conoscere il suo ruolo, i suoi compiti, la fase del progetto e le scadenze da rispettare.

12. AGGIORNA il GRUPPO: su sviluppi e possibilità di crescita. Se tieni tutto per te, gli altri non saranno d’accordo e si sentiranno esclusi. Rischi di restare solo.

13. TIENI UNITO IL GRUPPO: potresti incontrare difficoltà, soprattutto nel lavoro di squadra e nel rapporto tra alcuni componenti. Creare momenti diversi, di svago e di relax in cui non è ammesso parlare del progetto e dove l’obiettivo è svagarsi, divertirsi e restare uniti, può tenere unito un gruppo. È come nutrire un rapporto di coppia: è utile diversificare le attività, confrontarsi e conoscersi in contesti differenti per garantirne la sopravvivenza!

14. PREMIA IL GRUPPO: ad alcune vittorie o conquiste, fai seguire festeggiamenti.
Celebrare il successo è gratificante per tutti.

Il 27 gennaio 2018 ci sarà a Padova un evento organizzato dal gruppo di cui ti parlavo prima, dove 7 speakers, responsabili di progetti sociali e formatori, racconteranno storie e condivideranno risorse, strategie e strumenti per trasformare un’idea in un progetto comune e creare un gruppo per realizzarlo. Sarà un buon momento di confronto e ispirazione con chi ha già attraverso e superato alcune difficoltà. Clicca qui per info e prenotare il tuo posto > http://bit.ly/2ClehCQ

Buona realizzazione dei tuoi progetti.
Anzi, dei vostri progetti. 😉

Alessandro

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