MEDITAZIONE: il mio esercizio per una giornata al massimo e corsi gratuiti
25 Gen 2018 - Spunti & Risorse
Un giorno mi sono accorto di avere seri problemi di gestione della mia emotività: situazioni di tutti i giorni mi mettevano ansia, preoccupazione ed ero spesso nervoso per piccole cose. Finché la meditazione mi venne in aiuto.
Quando ero apparentemente tranquillo, invece, il mio corpo parlava al posto mio e sudavo tanto.Questo mi creava problemi: il sudore mi imbarazzava e il resto mi impediva di essere concentrato sulle relazioni e di dare il massimo di me.
Ho capito che dovevo fare qualcosa per imparare a gestire la mia emotività.
Volevo dedicarmi alla meditazione, yoga o training autogeno, per entrare in contatto con esperienze di conoscenza e percezione diverse dalle solite. Volevo imparare a controllare il mio corpo, sentire e percepire diversamente. Forse era arrivato il momento di sperimentarmi su un nuovo livello, quello spirituale. “Mi servirà?” – mi chiedevo. “Boh, per ora è quello che sento. Lo cercherò, sperimenterò e coglierò qualcosa di buono, come in tutte le esperienze”.
Da quell’istante, i miei occhi notavano spesso annunci interessanti, finché decisi di partecipare a lezioni gratuite di un gruppo di meditazione.
Ho iniziato. L’ho frequentato per ben 4 mesi e sono cambiato, diventando più consapevole di me e abile nel gestire la mia emotività e nel restare concentrato e focalizzato durante le mie attività giornaliere. Spesso faccio a meno del caffè per svegliarmi al mattino. E la camomilla la uso molto poco.
Non ho più continuato perché avrei dovuto impegnarmi e partecipare ad attività che sentivo distanti da me e i miei valori. Ho preso esperienze e strumenti utili per il mio benessere, ho ringraziato e sono andato via.
Il “mare piatto”, è uno degli esercizi di rilassamento e concentrazione che uso spesso.
Mare piatto
Solo 15 minuti al giorno possono darti tanta energia. Ho preso spunto da un esercizio già esistente e l’ho adattato a modo mio. La foto è proprio il mare che ogni anno mi godo quando torno in Puglia.
Al mattino, dopo una doccia, mi siedo in un posto diverso dalla mia stanza (come il salotto). Per quanto sia difficile, cerco di non controllare nessun social network o email prima di terminare la colazione e la meditazione. Il rischio è che già da prima mattina, belle notizie, preoccupazioni o semplici cose da fare, iniziano a distrarmi dall’unico momento in cui c’è tranquillità e posso dedicarmi a me stesso. Accendo un incenso, una candela, ascolto un brano che mi rilassa – spesso è una musica con flauti che puoi ascoltare qui – chiudo gli occhi e parto.
Obiettivo: svuotare totalmente la mente da pensieri, preoccupazioni passate e future e concentrarsi su qualcosa del presente: il respiro, un suono, un punto sul muro, un’immagine o puoi rivolgere l’attenzione su un punto del tuo corpo.
Io preferisco un’immagine, rivolgere l’attenzione su di essa e su una parte del corpo: immagino di essere su una rupe e di ammirare un mare piatto come una tavola. Il mare piatto corrisponde alla mia mente libera da pensieri e preoccupazioni. Rivolgo l’attenzione all’altezza del cuore o a tutto il petto, immaginandolo vuoto come una stanza e calma come un mare.
Ogni pensiero intrusivo, cerco di eliminarlo per ritornare subito all’immagine del vuoto e del mare piatto: associo il pensiero a una barca che passa lentamente davanti a me e pian piano scompare dalla vista, lasciando una scia, che a sua volta si dissolve nell’acqua. Il mare ritorna calmo, respiro e la mia mente è di nuovo vuota.
All’orizzonte c’è solo il cielo e nella mente il vuoto, in cui regna pace e tranquillità. Intanto mi concentro su un punto del mio petto, all’altezza del cuore. Da lì, immagino una luce gialla che inizia ad illuminare la “stanza vuota”, si espande all’infinito, abbracciando il mondo e caricando di energia tutta l’umanità.
Ancora: ogni pensiero intrusivo diventa una barca. Mi fermo, aspetto che scompaia e riprendo. La mente si svuota e ritorna a rilassarsi, preparandosi ad affrontare la lunga giornata di vita.
Provalo anche tu.
Se vuoi, puoi informarti sulla scuola di Sri Chinmoy a Padova. Qui> http://www.meditazionepadova.it/corsi/.
I primi incontri sono gratuiti, poi diventa un impegno davvero importante con te stesso, la spiritualità e il gruppo di maestri e discepoli molto ligi alla disciplina. Per alcuni è stato utile. Per me è stato un modo per conoscere il mio lato spirituale, dedicarmi a me stesso e acquisire strumenti per star bene e realizzare progetti.
Ho imparato a mollare il multitasking (anche se non ancora completamente), a non interessarmi sempre a tutto ogni secondo della mia vita. Ho imparato che è importante dedicare tempo e attenzione a ciò che si sta facendo nel presente – al qui-ed-ora – per poter dare il meglio di sé ed essere soddisfatti.
“Cosa significa soddisfazione?Significa azione disinteressata” (Sri Chinmoy)
C’è una mia collega che organizza momento bisettimanali di meditazione a Padova, a pagamento. Qui info > https://www.facebook.com/events/730095414080444/
Tu, cosa fai per dedicarti a te stesso per ricaricarti dopo intense giornate di studio, vita privata e lavoro e dare ogni giorno il meglio di te ?
A presto.
Alessandro
Tag:conoscitestesso, meditazione, produttività