Superare la paura di soffocare o anginofobia: riprendi il controllo con la Terapia Breve Strategica
8 Mag 2025 - Psicologia

La paura di soffocare, detta anche anginofobia, è una problema più diffuso di quanto si pensi. Chi ne soffre può arrivare a evitare certi cibi, medicinali in pillole, ristoranti, occasioni sociali e in generale luoghi in cui teme di sentirsi male e non avere vie di fuga per chiedere aiuto.
In questo articolo, esploreremo le manifestazioni più comuni dell’anginofobia, le soluzioni fallimentari più frequenti e come affrontarla con un approccio efficace, personalizzato e strategico.
“Dove c’è un problema, c’è una soluzione” — Karl Popper
Le forme più comuni della paura di soffocare
1. Paura legata al cibo
Molte persone iniziano ad evitare cibi solidi o non facilmente deglutibili, come carne, pane, grissini, taralli o frutta. Mangiano solo in presenza di qualcuno, masticano a lungo, bevono acqua dopo ogni boccone.
Cristina, 35 anni, mi ha raccontato che riusciva a mangiare solo pastina in brodo davanti alla madre. “Tutto il resto mi blocca in gola”, diceva.
2. Ipercontrollo della deglutizione
C’è chi entra in un ciclo ossessivo, focalizzandosi completamente sull’atto di deglutire. Più ci pensa, più la gola si chiude. Anche bere un sorso d’acqua può diventare un ostacolo.
3. Evitamento sociale e ambientale
Bar, ristoranti, cene con amici o colleghi diventano terreni di rischio, da evitare. La persona teme di sentirsi male, di soffocare in pubblico, di non ricevere aiuto.
Un paziente mi ha detto: “Non è solo il cibo. È la paura di perdere il controllo, davanti a tutti.”
Le tentate soluzioni che alimentano l’ansia
Nel tentativo di proteggersi, chi soffre di anginofobia mette in atto strategie fallimentari:
- Evita determinati cibi o li tritura eccessivamente
- Mangia solo con persone fidate accanto
- Porta sempre con sé una bottiglietta d’acqua o medicinali
- Controlla ogni singola deglutizione e segnali corporei
Tutto questo conferma alla mente che la minaccia è reale, rafforzando l’ansia e l’insicurezza.
“Se generalizzata, la strategia dell’evitamento produce un effetto ambivalente: fa sentire fuori pericolo, ma al tempo stesso conferma l’incapacità di fronteggiare la paura. Nel ripetersi, questo copione interattivo tra il soggetto e la paura, ingigantisce la percezione fobica e il senso di incapacità di dominarla. (Giorgio Nardone, 2023)
Le conseguenze: insicurezza, isolamento e frustrazione
Chi soffre di anginofobia spesso:
- Svaluta sé stesso, sentendosi fragile o “diverso”
- Evita contatti sociali, per non dover spiegare la propria difficoltà
- Dipende da altri per mangiare, uscire, vivere con serenità
Con il tempo, l’autostima crolla e ci si convince di “non essere normali”.
La soluzione: rompere il meccanismo con la Terapia Breve Strategica
Con l’approccio breve-strategico si può interrompere il circuito vizioso che alimenta la paura di soffocare. L’obiettivo non è solo deglutire liberamente, ma tornare a vivere con autonomia, fiducia e piacere di mangiare o fare ciò che si vuole senza sentirsi diversi.
Ricordo una frase di Cristina, una donna sposata che ho aiutato in studio a Padova a superare la paura di soffocare: “Adesso mangio crackers in auto mentre guido senza problemi”.
Le strategie che si utilizzano sono diverse e cucite su misura per ciascun paziente:
- Ritorno graduale ai cibi evitati: si inizia da ciò che la persona considera “quasi sicuro”, e si procede a piccoli passi, fino a reintegrare alimenti “bloccati” da tempo.
- Esposizione strategica al rischio: la persona viene guidata a testare i propri limiti, in condizioni controllate, frequentando luoghi e persone che possono attivare ansia anticipatoria e la paura di non poter raggiungere i soccorsi (ospedale, ambulanze).
- Interrompere il controllo e l’ascolto del proprio corpo, lasciando che esso svolga naturalmente i suoi processi spontanei e naturali (come masticare e ingioiare per nutrirsi)
- Interruzione dei rituali di controllo: si lavora per liberarsi da dipendenze come l’acqua a tavola, le rassicurazioni degli altri o la presenza di persone.
Contattatami per un primo colloquio volto a cucire un percorso su misura alla tua paura.
I risultati: libertà, autonomia e leggerezza
Dopo il percorso, i pazienti:
- Ricominciano a mangiare normalmente
- Recuperano fiducia in sé stessi
- Tornano a vivere momenti sociali con piacere
Questo vale anche per altre forme di fobie, come ho già scritto in altri articoli per la paura di volare, di sentirsi male, di vomitare, di farsela addosso, di guidare. Concludo con una frase di N. che dice:
“Sono bastate 6 sedute. Alessandro mi ha fornito gli strumenti per tornare a vivere, a relazionarmi e ad accettare di andare a cena anche con sconosciuti.” — N.
La paura di soffocare si può superare
L’anginofobia non è una condanna. È un meccanismo disfunzionale, che può essere interrotto e trasformato. Con la giusta guida e le tecniche adatte, puoi riprendere il controllo e tornare a vivere con libertà.
Ti riconosci in queste dinamiche? Scrivimi per un primo colloquio – online o in studio a Padova. Valuteremo insieme un percorso strategico su misura per te.
Bibliografia
- Nardone, G. (2023). Il libro delle fobie e la loro cura, Ponte alle Grazie.
- Popper, K. (1959). La logica della scoperta scientifica. Einaudi

Dott. Alessandro Conforti Di Lorenzo – Psicologo Breve-Strategico Padova, Ponte San Nicolo, Piove di Sacco, Caselle di Selvazzano, Rubano, Vicenza, Arzignano – Aiuto persone ad uscire da momenti di crisi, imparando a gestire ansie, paure, angosce, panico, ossessioni, pensieri negativi, tornando a viversi la vita, le relazioni, il lavoro. Leggi le recensioni cliccando qui. Prenota subito un colloquio via mail info@alessandro-conforti.it o via WhatsApp al +393283489136



















































































