Paura di Fallire: trasformare l’ostacolo in opportunità per il successo
6 Nov 2024 - Psicologia
La paura di fallire – nel lavoro o nelle relazioni – è una reazione naturale che emerge quando siamo di fronte a situazioni che ci spingerebbero a star bene e a realizzarsi ma ci sentiamo impotenti, fermi e bloccati nell’azione. Ad esempio valutare un cambio lavoro, fare carriera, investire in nuova relazione, migliorare i rapporti in famiglia, sono obiettivi che portano con se dubbi, domande, incertezze: “Andrà tutto bene? Se sbaglio scelta? Mi sento fragile e indecisa? Cosa voglio?.
Come smettere di uscire dal loop di paure che ci bloccano nel fare un passo in avanti verso una vita degna di essere vissuta? Cercherò da dare una risposta in questo articolo, in cui analizziamo la paura di fallire: cos’è, come si manifesta e come potremmo imparare a gestirla con piccoli esercizi per tornare ad agire senza pensare troppo.
Cos’è la Paura del Fallimento
Quando ci prepariamo ad affrontare nuove sfide, la mente può generare paure e dubbi riguardo al futuro. Spesso, queste emozioni derivano da precedenti esperienze di insuccesso, che hanno messo in dubbio la nostra autostima, le nostre certezze e la nostra percezione di riuscire a farcela.
Sintomi Fisici e Psicologici
- Fisici: sudorazione, tachicardia, vampate di calore, nodo alla gola, angoscia al mattino
- Psicologici: rimuginio mentale, pensieri di auto-accusa, come “Non sono bravo”, “Forse ho detto qualcosa di sbagliato”, e dubbi che logorano e generano spesso insonnia notturna e stanchezza giornaliera: “Ho sbagliato finora e adesso farò la scelta giusta? ma “Da solo ce la farò?” e “Gli altri cosa penseranno?”
Questi sintomi alimentano quello che chiamo il nostro “critico interiore“: invece di metterci in guardia sui pericoli e farci agire con cautela, ci blocca completamente, togliendo energia e aggiungendo confusione mentale. Si fanno errori di distrazione, si è costantemente indecisi e spesso nervosi, severi con se stessi e arroganti con gli altri.
Le tentate soluzioni che alimentano il problema e conseguenze
Nel tentativo di gestire la paura, spesso adottiamo strategie che peggiorano la situazione: evitare il problema, cercare la strada più corta o procrastinare. Vediamole nel dettaglio
- Evitare il problema: scacciare i pensieri che ci disturbano o evitare di parlare di “quell’argomento” per evitare di star male o provare un senso di vergogna o inadeguatezza
CONSEGUENZE: Arrivano due messaggi al nostro cervello: 1. Hai evitato, stai bene, evita ancora; 2. Se l’avessi affrontata, saresti stato peggio, continua ad evitare! Immagina di evitare di fare un corso di formazione o di esporre idee ad una riunione, resterai con le tue idee in tasca senza progredire. Gli anni passeranno e ti sentirai inferiore ai tuoi coetanei, percependoti come un fallito per non essere riuscito a raggiungere i tuoi obiettivi, senza nemmeno provarci, senza dare il massimo finendo per dire, con le parole di Pessoa: “ora porto addosso le ferite della battaglie che non ho combattuto”.
- Cercare la strada più facile o più corta: scegliendo soluzioni immediate a breve termine ma inefficaci a lungo termine
- Procrastinare: rimandando continuamente l’azione.
CONSEGUENZE: Questi tentativi offrono un sollievo a breve termine che si trasforma in sofferenza a lungo termine: scegliendo la soluzione più semplice oppure procrastinando la scelta che desideri ardentemente, scegli di non soffrire e questo ti fa star bene. In un secondo momento, però, senti insoddisfazione, confusione derivante dal fatto di non aver provato o impiegato energie in ciò che desideravi davvero.
“È duro fallire, ma è ancor peggio non aver mai provato”
Theodore Roosevelt
Strategie per trasformare la paura in alleata
Non si può superare la paura del fallimento, ma imparare a gestirla, trasformandola da nemica ad alleata
1. Fermarsi e Ascoltare il Critico Interiore
Scrivi ciò che temi, le domande che ti poni, le paure e gli insulti che rivolgi a te stesso. Questo ti aiuta a esternalizzare i pensieri negativi e a osservarli con maggiore obiettività.
2. Domande per fugare dubbi e definire obiettivi
Piuttosto che andare avanti a testa alta (come sai ben fare), fermati, rivolgi lo sguardo dentro di te e chiediti: “Cosa dovrebbe cambiare nella mia vita per stare meglio, sentirmi realizzato e felice?”. La tua risposta potrebbe essere davvero ciò che desideri e ti serve per star bene. Anche se il tuo critico sarà pronto a smontarti (ad esempio: “non sei capace” – “ci vuole tempo” – “stai bene dove sei”), tienilo a bada: ascolta i suoi rimproveri e trasformali in suggerimento per agire con prudenza e astuzia, definendo nuovi obiettivi.
3. Punti forti e deboli
- Identifica le tue capacità: riconosci le competenze e le risorse che possiedi per affrontare la sfida.
- Migliora le tue incapacità: scegli di investire in formazione e sviluppo delle capacità che ti servono per raggiungere gli obiettivi
4. Agisci
Passa all’azione, anche con piccoli passi: inizia a leggere quell’argomento che non ti appassiona e ascolta cosa senti. Prova a sperimentarti in quel ruolo in cui non ti senti all’altezza e scoprirai nuove potenzialità con cui andare davvero in alto. L’esperienza diretta ti aiuterà a costruire fiducia in te stesso e a ridurre la paura.
Cosa cambierà?
Affrontando la paura del fallimento, passo dopo passo, riuscirai a:
- Sviluppare nuove strategie per gestire le situazioni temute ma affrontate
- Migliorare la percezione di te stesso, senza aumentare fiducia in te e autostima ma cercando di ricostruirla
- Utilizzare la paura come motore per il successo: la paura ti suggerisce rischi e pericoli, ascoltali e preparati ad affrontarli per andare verso nuovi obiettivi futuri.
- Svilupperai resilienza, la capacità di resistere agli urti della vita, ovvero un’abilità da imparare oggi e per sempre.
Ricordiamo la citazione dello scrittore irlandese:
Domani sarò chi ho scelto di essere oggi
James Joyce
Conclusione
La paura di fallire, con tutti i sintomi fisici e mentali che comporta, non deve essere un nemico da evitare ma una sentinella da ascoltare, colei che ci suggerisce la strada da prendere e come affrontare i pericoli di un cambiamento professionale o di vita. Per farlo, devi aver paura di non provarci e tentare di riuscirci. Come diceva il grande genio temerario italiano:
Non ho paura di fallire ma di non provarci.
Leonardo da Vinci
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Psicologo Breve-Strategico – Dott. Alessandro Conforti Di Lorenzo: Aiuto persone ad uscire da momenti di crisi, imparando a gestire ansie, paure e pensieri negativi, tornando a funzionare nella vita, nelle relazioni e a lavoro. Svolgo colloqui in studio a Padova o Online. Leggi le recensioni e prenota un colloquio cliccando qui.