Come liberarsi da pensieri negativi e intrusivi

22 Set 2025 - Psicologia

Come liberarsi da pensieri negativi e intrusivi

Ti è mai capitato di non riuscire a staccare la mente da pensieri negativi e intrusivi, un ricordo, una situazione passata?

Succede a chi, come Gabriele, giovane e ambizioso lavoratore che ha seguito un percorso basato sull’approccio della terapia breve-strategica con me, si ritrova a vivere con la testa piena, inondata da pensieri che girano in loop.

“La mia mente è sempre in moto, come un criceto che gira sulla ruota. Alla sera sono stanco, spossato, il mio corpo è appesantito e voglio solo dormire”

Perché tutto questo? Non è pigrizia o mancanza di volontà ma l’incapacità di liberarsi da pensieri fissi che non vanno via e rubano energia, lucidità, concentrazione e serenità.

Pensieri intrusivi e ricordi che non vanno via

Ci sono eventi del passato che dimentichiamo, altri che ricordiamo senza troppo dolore, come una cicatrice che lascia il segno ma non brucia. Altri episodi ancora, invece, tornano alla mente e ci fanno soffrire, come una ferita aperta non rimarginata. Sono spesso legati a situazioni in cui ci sentiamo colpevoli, incapaci o feriti.

Pensieri di questo tipo possono riguardare:

  • scelte che abbiamo fatto o non fatto
  • un lavoro lasciato o un lavoro rifiutato
  • una relazione finita male
  • parole che abbiamo detto o non detto
  • azioni che ci rimproveriamo ancora oggi.

Come fare a liberarcene?

L’errore più comune: sforzarsi di non pensarci

Come ci insegna Giorgio Nardone in Cogito Ergo Soffro, il tentativo di eliminare un pensiero intrusivo è la trappola che lo rinforza.

“Pensare di non pensare è pensare: nel momento in cui dici a te stesso di non pensare a qualcosa, è già troppo tardi perché la stai già pensando”

Sarebbe come cercare di non ascoltare qualcuno che russa nella stanza: più ci proviamo, più quel suono diventa assordante.

Di fronte a questi pensieri che tormentano, gli errori più comuni sono:

  • distrarsi
  • non pensarci
  • cambiare argomento
  • fare meditazione con lo scopo di rilassarsi

Ma come accade in molti disturbi ossessivi o fobico-ossessivi (👉 qui trovi un approfondimento), tutto ciò che viene fatto per controllare il pensiero, alla fine lo potenzia.

È come nascondere polvere sotto al tappeto: è inutile farlo, se non peggio.

Conseguenze

Più cerchiamo di zittire questi pensieri, più aumenteranno, tornando alla mente nei momenti più inopportuni e condizionando il presente.

“Mentre sono a cena con i miei parenti e si parla di lavoro, salgono a galla miei pensieri sulle scelte sbagliate, mi sale l’ansia ed io mi chiudo a riccio”– racconta G. una donna manager che si pente di alcune scelte.

Oppure:

“Quando si parla di matrimonio e bambini io sto male: mi vengono in mente tutti gli errori fatti nel mio passato e mi innervosisco, sento il cuore battere forte. Se posso evito situazioni simili” – racconta F. un papà da poco separato.

Questi rimuginii mentali, generano stanchezza cronica, demotivazione, auto-svalutazione, indecisione e dubbi.

“Eppure ho una famiglia che mi ama, un lavoro stabile, perché sono così infelice e insoddisfatta?” – racconta una donna affascinante e in carriera ma costantemente in lotta con se stessa.

A questi pensieri intrusivi e negativi, spesso si accompagnano sintomi fisici come mal di testa, tensioni muscolari e disturbi del sonno, che si cerca di curare con osteopati, fisioterapisti o rimedi per dormire meglio senza, purtroppo, soddisfacenti risultati.

Una soluzione: pensare è inevitabile, soffrire non lo è

Se il ricordo di un evento non si può dimenticare, le emozioni ad esso collegato – come rabbia o dolore – si possono trasformare. G. – dopo 2 mesi di terapia, ha detto:

ho smesso di star male per quelle scelte, infondo ho capito che erano giuste e vivo più sereno e rilassato”

Così G. ha fatto pace col passato, ritrovando concentrazione nel suo nuovo lavoro e ritornando a leggere libri:

“Ho ritrovato spazio nella mia testa. Non è piena di pensieri ma finalmente libera da dubbi e preoccupazioni inutili.

Nella terapia breve-strategica, a differenza di altri approcci, non si va alla ricerca di cause nel passato ma si cercano soluzioni nel presente per trasformare ricordi di rabbia e dolore in eventi privi di carica emotiva invalidante. Per far questo, i pensieri disfunzionali non vengono semplicemente identificati, messi in discussione e poi sostituiti con pensieri più razionali e funzionali come ripetersi “ho fatto degli errori, ma non sono l’unico responsabile. Posso imparare da ciò che è successo. Posso crescere e costruire legami migliori.

Nella terapia breve-strategica, invece, si ha l’obiettivo di trasformare la percezione-emozione dell’evento da molto doloroso a meno doloroso. Da ciò, quindi, ne deriva un pensiero sempre meno intrusivo e invalidante. Di conseguenza un corpo più rilassato e azioni più spontanee.

Come diceva Epitteto:

Non sono le cose in sé che ci turbano ma le opinioni che di esse ci facciamo.

Durante la terapia breve-strategica si utilizzano tecniche specifiche, esercizi e modi di comunicare persuasivi per aiutare la persona a trasformare percezioni, emozioni, pensieri e comportamenti. Si guidano i pazienti a superare il dolore imparando ad attraversarlo: come una ferita che viene curata e disinfettata, prima brucia tanto ma poi sempre meno.

Se senti che è arrivato il momento di liberare spazio nella tua mente da ricordi del passato per tornare a vivere il presente e realizzarti in futuro, contattami per un primo colloquio. Potremo capire insieme come interrompere il circolo vizioso del pensiero ossessivo e tornare a concentrarti su ciò che conta davvero: il presente il futuro.


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Bibliografia essenziale:

  • Nardone, G. (2013). Cogito ergo soffro. Ponte alle Grazie.
  • Nardone, G. & Portelli, C. (2013). Ossessioni, compulsioni, manie. Ponte alle Grazie.

Dott. Alessandro Conforti Di Lorenzo Psicologo Breve-Strategico Padova, Ponte San Nicolo, Piove di Sacco, Caselle di Selvazzano, Vicenza, Arzignano Aiuto persone ad uscire da momenti di crisi, imparando a gestire ansie, paure, angosce, panico, ossessioni, pensieri negativi, tornando a viversi la vita, le relazioni, il lavoro. Leggi le recensioni cliccando qui. Prenota subito un colloquio via mail info@alessandro-conforti.it o via WhatsApp al +393283489136


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