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CORAGGIO: come avere coraggio di cambiare?

29 Mag 2018 - Spunti & Risorse

CORAGGIO: come avere coraggio di cambiare?

Come già raccontato in altri articoli, a 29 anni ho deciso di lasciare un lavoro sicuro e intraprendere uno più insicuro. Quello da freelance come coach e formatore aiuto le persone a cambiare, trasformare o migliorare la propria vita, le relazioni e il lavoro, utilizzando metodi e tecniche creative.

Amici e parenti mi consideravano una persona pazza ma coraggiosa per avere scelto di fare questo passo. In realtà, avevo un’immensa paura: di sbagliare, pentirmi, non farcela e perdere quello che avevo.

Cosa mi ha dato la spinta e il coraggio? Volontà, consapevolezze, certezze.

VOLONTÀ

La voglia di cambiare, crearmi un lavoro dove esprimere le mie capacità, competenze e talenti. Volevo ottenere ciò che desideravo: aiutare le persone a inseguire propri sogni e volontà, senza farsi condizionare dagli altri ed avere maggiore sicurezza in sé. Sono partito da qui.

Oggi, durante un corso una ragazza mi ha confessato “Ce l’ho fatta, ho avuto il coraggio di dire no al mio capo. Lui non ha detto nulla e non me l’aspettavo ed io ero felice di passare il sabato con il mio ragazzo”.

Due anni fa desideravo ascoltare queste parole, volevo (e voglio tuttora) vedere le persone costruirsi il futuro con le proprie mani, avendo più sicurezza e fiducia in sé e negli altri. Oggi, ascoltando queste parole, ero la persona più felice al mondo. Oltre alla mia volontà di cambiare, cosa c’era a darmi coraggio?

CONSAPEVOLEZZE

Qualcosa poteva andare storto, di questo ne ero consapevole. Avrei dovuto preparare tre piani: piano A, piano A1 e piano B. Ero consapevole anche di questo.

Il piano A: Cosa voglio, dove vado, come faccio e da dove parto.

Il piano A2, cioè altri “lavoretti” diversi dal piano A, per pagare affitto e cibo. Per avere tranquillità e muove i primi passi senza fretta e necessità, riducendo il rischio di sbagliare (come lavori in bar/pizzeria, formazioni o piccoli eventi)

E infine un piano B: in caso di fallimento, preparare un altro progetto da sviluppare. Qualcosa di cui ero sicuro avere risorse, capacità, possibilità. Ad esempio, organizzare feste, eventi, concerti oppure cercare lavoro come operatore/educatore in una comunità. Lo chiamo piano B perché non era ciò che desideravo e sarebbe stato una specie di “atterraggio di emergenza”, momentaneo, per poi ripartire sulla giusta rotta.

Ti chiederai se l’ho attuato: sì, in un periodo ho usato il piano B e mi ha salvato.

Tu ce l’hai un piano B nel caso in cui quello A non funzioni?

CERTEZZA

Non è facile avviare un progetto da (quasi) zero, ecco perché meglio un piano B. Si spendono energie mentali, fisiche ed economiche. C’è rischio di perdere contatto con il mondo circostante. A volte ho perso pace e serenità interiore perdendo il controllo su ciò che facevo. Avevo la sensazione di essere solo ma ho cercato alcune certezze intorno a me: come la certezza di poter contare su qualcuno.

Qualcuno in grado di sostenermi moralmente ed economicamente in caso di difficoltà. L’ho trovato. Più di uno c’era già, pronto a sostenermi. Ciò mi dava più tranquillità e coraggio. Se non l’avessi trovato, avrei continuato a cercare bene bene oppure mi sarei fermato a le uniche e poche certezze.

Tu cos’hai di certo intorno a te?

E OGGI?

È passato più di un anno. Sono nel pieno della mia attività, economicamente la crescita è lenta ma la felicità che provo è sufficiente per darmi altro coraggio. Quando ho delle grandi soddisfazioni, sto bene. Cerco di festeggiare ogni piccolo successo per renderlo sempre più grande e importante dentro di me. Così sono più sereno, motivato e incoraggiato a continuare su questa strada. Le recensioni di alcune clienti, sono piccoli “gesti” fatti col “core” a darmi nutrimento, ad esempio:

Ho le idee più chiare e ho capito che la cosa migliore era cambiare. Quindi ho comprato casa. I tuoi consigli sono stati strategici ed efficaci.

L’ultimo SMS, invece, mi ha fatto stare bene per due giorni interi e lo incollo qui:

 Altre recensioni, le trovi qui .

E TU?

Quali volontà, consapevolezze e certezze su cui contare possiedi per nutrire il tuo coraggio e cambiare?

In latino il coraggio è sinonimo di animo, lo spirito nell’affrontare sfide e imprese. Deriva da habere core, cioè avere cuore. Da dove nasce?

il coraggio nasce da ciò che ci sta a cuore, ciò che vogliamo e desideriamo ardentemente.

Tu cosa hai a cuore? Da dove puoi partire per realizzare ciò che desideri e diventare chi vuoi diventare?

Conosci Cecilia Gasdia? È una cantante lirica, guidata dai suoi sogni, con ostinazione e coraggio è riuscita a raggiungere il successo. Ho scritto un articolo puoi leggre qui la sua storia.

Organizzo corsi e consulenze per aiutarti ad avere idee chiare e meno confuse su cosa fare e come affrontare cambiamenti

Scrivimi qui per info.

Grazie,

Buon coraggio

Alessandro

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