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CREATIVITÀ: dall’idea al progetto concreto (di vita e lavoro). Come fare?

15 Giu 2018 - Spunti & Risorse

CREATIVITÀ: dall’idea al progetto concreto (di vita e lavoro). Come fare?

Alcuni ingredienti per trasformare un’idea in un progetto concreto.

Un giorno parlavo con un ragazzo: mi raccontava di un nuovo progetto nell’ambito che lo appassionava e di quello che stava facendo per passare dall’idea alla realizzazione. 1- L’idea partiva dalle sue passioni; 2-il progetto rispondeva a un desiderio di un gruppo di giovani, futuri destinatari; 3- luogo e collaboratori li aveva trovati. Era tutto pronto. Mentre me lo raccontava era felicissimo e trasmetteva molto entusiasmo. Mi contagiava con il suo racconto ed io, curioso, continuavo a fargli delle domande: volevo vederlo ancora più entusiasta, conoscere le difficoltà che aveva incontrato e aiutarlo a rispondere ad alcuni dubbi che gli erano rimasti. A un certo punto si ferma e mi fa: “non posso continuare…è un segreto, vedrai”.

Mi sono sentito tarpare le ali e tappare la bocca. Mi sono sentito come una persona di cui non avere fiducia o, forse, avrò esagerato con le domande. Quello che ho percepito, però, è stato il suo timore che qualcuno gli rubasse l’idea. Non condividevo il suo timore ma potevo comprenderlo. Sono andato via, augurandogli una buona realizzazione. Mi ritornò in mente la frase di qualcuno, forse Robin Good:

Finché l’altro cerca di rubarti l’idea tu l’hai già realizzata.

Infatti non sarei mai riuscito a rubarla e a realizzarla prima di lui, perché un’idea non nasce dal nulla e un progetto non si realizza in poco tempo, con una mente, 2 braccia e 4 spiccioli. E come?

Ti racconto un’altra esperienza e gli ingredienti che abbiamo usato per passare dall’idea alla realizzazione. E infine, un ciclo di incontri per allenare la tua creatività.

DESIDERIO, BISOGNO: tanto.

Un giorno abbiamo avuto l’idea di creare un festival, partendo da un grande desiderio di creare spazi di aggregazione per giovani artisti. Avevamo il bisogno di esprimerci ma anche di svagare e divertirci tra un esame e l’altro. Questo bisogno era il nostro ma anche dei futuri visitatori del festival. Questo incrocio di bisogni, ci ha aiutato a creare qualcosa di utile e di valore per gli altri. Un buon progetto nasce prima da questi due ingredienti: desideri e bisogni.

ESPERIENZA: poca.

Nessuno aveva esperienze di grandi festival. Lo Sherwood Festival ci aveva adottati come collaboratori per due anni. La loro idea funzionava: perché non riproporne una nostra? Siamo partiti da qui, senza copiare ma prendendo spunto e ispirazione. Il resto lo abbiamo imparato oppure delegato a chi era più esperto di noi. Ricordo che eravamo in difficoltà per l’impianto elettrico delle bancarelle: nessuno di noi era in grado di collegare due fili! Per fortuna qualcuno più esperto si è proposto. Spesso ci fermiamo con la scusa di “non avere esperienza” ed è vero. Ma è pure vero che “non si nasce imparati” (come dicono i nostri nonni), che si impara dall’esperienza e che c’è gente più brava di noi a cui delegare lavori. Infatti….

DIFFUSIONE E CONDIVISIONE: più che puoi

Non sapevamo da dove partire, con quali soldi e quali strumenti concreti. Abbiamo iniziato a parlarne in giro: a diffondere e condividere la nostra idea, generando entusiasmo negli altri. Tanti hanno iniziato a collaborare: ci hanno consigliato un bando e abbiamo vinto 2100€. I negozianti del quartiere ci hanno donato 800€. Trenta persone erano presenti durante la prima riunione organizzativa. Ricordo quel giorno di aver stampato una mega tabella in excel, con fogli A4 incollati tra di loro, dove ognuno poteva inserire la propria idea: così è nata la prima programmazione del festival. A volte basta stare insieme e usare fogli bianchi come strumenti.

CREATIVITÀ DI GRUPPO: sempre.

Come abbiamo sviluppato questa creatività? Si esprimeva l’idea generale, poi il concetto e da lì ognuno creava associazioni mentali: per creare il programma, la logistica e gli spazi. Il gruppo si dimostrava una potenza: inaspettata! Ci siamo incontrati ogni settimana per un mese: da lì è nato il CeRebration Fest, con un programma fitto di contenuti e attività.
Cosa sarebbe accaduto se avessimo avuto il timore che qualcuno ci rubasse l’idea?

Forse questo video non sarebbe mai stato creato nel lontano 2011.

COSA SUCCEDE IN QUESTI MOMENTI DI CREATIVITÀ?

Utilizziamo il pensiero laterale-creativo (De Bono): ce l’abbiamo tutti ma non lo stimoliamo adeguatamente. Lui parla di processi che ci aiutano a percepire e costruire la realtà: partendo da un concetto generale si può scendere nel particolare. Partendo da una strada principale possiamo prendere una laterale: quando in città scegli una strada diversa dal solito, puoi scoprire nuovi aspetti della realtà. Hai mai provato solo a camminare guardando in alto? Il cambio di prospettiva ti farà scoprire nuove cose: come palazzi o balconi bellissimi, colorati, pieni di fiori. Prova!

Se nella vita di tutti i giorni qualcosa va storto è importante percepire la realtà diversamente e ri-costruire l’esperienza in un altro modo. Se non lo fai, resta sempre lì, ferma, uguale a se stessa: una “brutta esperienza” da dimenticare. Io, mi sforzo di guardarla da un’altra prospettiva, non semplicemente “positiva, ottimista” ma “utile, di valore“. Mi chiedo: “cosa ho imparato di utile da questa esperienza?”. Questa domanda può cambiarmi una giornata intera.

Passare dall’idea alla realizzazione di un progetto, richiede la stessa abilità: dobbiamo valutare, costruire e percepire la realtà da altre prospettive, per dare esistenza a qualcosa di valore e veramente utile.

Quali sono queste prospettive?

Sono quelle che puoi considerare da solo o in gruppo, sfruttando le tue abilità innate: cioè il pensiero creativo – laterale. Esistono esercizi e applicazioni pratiche per conoscere come funziona il pensiero laterale. Quando ho iniziato a fare questi esercizi, un sacco di idee e concetti sono esplosi nella mia mente.Ho dovuto riflettere su di me: bisogni, desideri, valori e obiettivi futuri. Sull’importanza delle piccole cose, sul valore delle relazioni con gli altri e su come passare dall’idea generale e fumosa a un progetto reale e concreo. Alcune domande che mi sono posto:

  • Cos’è importante per me?
  • Cosa sono capace di fare?
  • Cosa voglio fare da settembre?
  • Cosa si aspettano gli altri da me?
  • Come migliorare e sviluppare questo progetto, prodotto, corso o servizio?

IL GIARDINO DEI CREATIVI

Per questo, ho deciso di creare il GIARDINO DEI CREATIVI: un ciclo di incontri di un’ora e mezza per allenarci a stimolare il pensiero creativo. Attraverso alcuni esercizi e giochi di creatività di gruppo potrai conoscere come funziona il pensiero creativo e avere le idee più chiare su di te: realizzare idee, progetti o risolvere specifici problemi. Potrai piantare il tuo seme da cui nascerà il tuo progetto, percorrendo strade alternative.

Alterniamo momenti all’aperto – nei parchi della città di Padova – e momenti al chiuso in una sala di formazione.

Se hai idee da sviluppare, progetti in sospeso o scelte da fare per il tuo futuro, potrebbe fare il caso tuo. Ci prepariamo ad andare in vacanza più sereni, creativi e con le idee chiare di cosa fare a settembre. Cosa ne dici? Compila il modulo qui sotto per altre informazioni. I posti sono limitati (se siamo pochi lavoriamo meglio) e gli incontri di giugno e luglio sono GRATUITI. Scrivi un’ email a info@alessandro-conforti.it, per riservare il tuo posto e chiedere info. Se preferisci,  scrivimi un WhatsApp al 3283489136.

Grazie e buona creatività!

Alessandro


     

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