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Creare relazioni senza tenere tutto dentro per essere produttiva, creativa, efficace

8 Apr 2022 - Psicologia, Spunti & Risorse, Valori

Creare relazioni senza tenere tutto dentro per essere produttiva, creativa, efficace

Se senti il bisogno di avere più tempo per il tuo lavoro da freelance senza sentirti in colpa di essere un genitore irresponsabile o un partner insensibile, probabilmente stai commettendo alcuni errori:

  • stai tenendo tutto dentro di te.
  • vorresti farcela sa sola.
  • non vuoi influire negativamente sugli altri.

Gestire la comunicazione social, presentarsi a nuovi clienti, rispondere alle loro richieste, creare nuove collaborazioni, sono alcune attività che richiedono tempo, spazio e massimo silenzio per chi ha un lavoro autonomo.Non si tratta di desideri, capricci o perdite di tempo: sono dei bisogni e in quanto tali vanno condivisi.

Molte donne che ho seguito, non hanno MAI condiviso con il proprio uomo questi bisogni. Piuttosto hanno cercato di riempire momenti liberi senza riuscirci:“mamma ho fame!”- esclama un figlio dall’altra stanza”. “Amore andiamo a cena fuori stasera?” – il marito su WhatsApp. Per non parlare delle richieste di mamme e suocere. Basta poco per perdere la concentrazione e dar spazio a rabbia, colpa e rassegnazione.Solitamente potrebbe accadere questo.

REAZIONE SOFT: esclamare “certo, arrivo” – con un OHOOM perfettamente prolungato da manuale Zen.

REAZIONE HARD: esplodere in un “lasciatemi stareeeee”In realtà, entrambe le reazioni possono funzionare a breve termine ma a lungo sono deleterie. In che senso.

Nel senso che nella reazione soft, essendo stata abituata a risolvere problemi, gestire il tuo tempo e dedicarti agli altri con amore (come in pochi sanno fare), una voce dentro di ti dirà: “va bene, questa sera, quando tutti vanno a letto, troverò finalmente la pace”. In questo momento le tue risorse da problem solver emergono ma si trasformano in limiti.Infatti la sera crolli dal sonno, ti arrabbi con il mondo e, in primis, con te stessa, che non riconosci più. Finisci per sentirti più incapace e inetta, anche in altri ruoli.

Annalisa mi diceva: “ho messo in discussione il mio ruolo da mamma, non mi sento più capace nemmeno a far quello”.

Nella reazione hard, potresti non essere più disturbata per le successive 2 ore: per timore di essere aggrediti da un leone inferocito – marito, suocere e figli ti lasceranno sola ma, dentro di te, presto si risveglierà quella tigre-giudice interno che ti assalirà con sensi di colpa per aver reagito in quel modo alle persone che più ami della tua vita. Tenere tutto dentro, non serve a niente se non a peggiorare la situazione.

COME ACCADE TUTTO CIÒ?

  1. Continui a ripetere ciò che ha sempre funzionato Infatti: sei abituata ad arrangiarti da sola e a non chiedere aiuto a nessuno: è così che ce l’hai fatta nella vita ma adesso non funziona.
  2. Resti rigida sulle tue convinzioni, credenze e valori. Probabilmente i tuoi valori sono “autonomia e indipendenza”: altrimenti non avresti scelto di iniziare la carriera da freelance. Lo sai che è da folli e ti piace anche considerarti tale, ne vai fiera (ma, mi spiace dirtelo, i cosiddetti pazzi sono tali per il modo rigido con cui vedono e vivono il mondo). Inoltre, credi che per nessuno motivo al mondo tu debba influire sulla vita e la pace degli altri mentre stai combattendo una battaglia per sentirti realizzata e felice.

COME FACCIO A SAPERE TUTTO QUESTO?

Non sono un indovino. Non è (solo) perché sono uno psicologo e conosco la mente umana ma ci sono passato anche io e soprattutto perché ho incontrato molte persone come te nel mio lavoro e le ho aiutate ad uscire da questi blocchi e difficoltà che gli impedivano di liberare le potenzialità nascoste dentro di sé per tornare ad essere produttive, creative ed efficaci al lavoro. Come fare, quindi

Aprendoti agli altri, esprimendo i propri bisogni ed accettando le tue attuali vulnerabilità. Non è facile ma nemmeno impossibile.

Prova con frasi semplici:

“Vorrei esprimerti un mio bisogno: devo restare da sola per risolvere un problema col cliente arrabbiato”

“Mi piacerebbe avere uno spazio per dedicarmi al mio lavoro”“Non riesco a fare questo: ho bisogno di un aiuto”.

Forse ci hai già provato ma quand’è stata l’ultima volta? Tanto tempo fa. Riprovaci con parole e modalità diverse. Questo è capitato anche a F. a metà del percorso mi fa: “Ne ho parlato con mio marito e abbiamo scelto di pagare la babysitter per due ore. Adesso ho più tempo per concentrarmi su di me”. Finalmente è riuscita a pubblicare il suo sito che da mesi era modalità “privato” su WordPress.

G. dice: “Sai che mio marito (fa il commerciale in azienda) mi ha dato un suggerimento per rispondere a quel cliente “difficile”?.

Ecco perché bisogna iniziare ad aprirsi agli altri: libera energie e tempo per te e stimola la creatività e collaborazione negli altri.

Sapersi relazionare agli altri in modo efficace, significa esprimere i propri bisogni e trovare in loro degli alleati affinché tutti possano continuare a vivere la propria vita, combattere le proprie battaglie, realizzarsi, stare bene.

Uno per tutti, tutti per uno!

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