STRESS: cos’è?Quanto costa?Come trasformarlo con creatività?
12 Mag 2020 - Spunti & Risorse
Se desideri un futuro ricco di emozioni e relazioni, polemizzare e fare a gara a chi ha la critica più lunga, ti distrae. Leggo post facebook e guardo video di gente indignata nel periodo emergenza COVID-19. Anche io non mi spiego: perché i 600€ dell’INPS non sono stati ancora accreditati?La cassa integrazione di molti dipendenti? Perché proprio l’Italia è fra i primi paesi colpiti in Occidente? Ok, probabilmente ci stanno imbrogliando, manipolando, schiavizzando. Quanto ci costa questa continua polemica e ricerca del colpevole? In questo articolo trovi spunti per conoscere e gestire lo stress ai tempi di covid-19.
COSTA TEMPO
Io c’ho fatto caso: ogni volta che penso in modo critico, polemico e preoccupato, perdo tempo e concentrazione. Apro l’articolo, leggo, inizio a preoccuparmi, ne parlo con la mia compagna, faccio ricerca. Ho già perso almeno 15 minuti. Se lo faccio nei momenti liberi è tempo dedicato all’informazione. Se invece interrompo un’attività più importante (un lavoro, un cliente o un webinar formativo), diventa una perdita di tempo per la mia realizzazione personale e professionale.
COSTA SALUTE
Dopo quei 15 minuti passati a preoccuparmi e arrabbiarmi, non sono più Alessandro di prima. Sto consumando energia con pensieri, azioni, emozioni negative che influiscono sul mio corpo. Sento contrazione al collo, concentrazione diversa, respiro corto. Le conseguenze avvengono anche nel sistema nervoso nascosto nel nostro corpo: rilascia sostanze chimiche dannose. Il neuroscienziato Damasio sostiene: “Le sostanze chimiche che hanno origine nel sistema nervoso entrano nel flusso sanguigno e influenzano elementi del metabolismo“. Queste interagiscono con tutto il resto del sistema mente-corpo modificando l’equilibrio dell’organismo. La stessa cosa accade quando ci sentiamo stressati: davanti a stimoli esterni (scadenze, richieste pressanti del capo o del cliente) ci sentiamo nervosi, distratti e stanchi. Perché? Perché il nostro organismo ci sta mandando dei segnali e ci sta dicendo: “voglio equilibrio, rilassati, fermati, dormi: scegli tu cosa è meglio”.
EQUILIBRIO
Il nostro organismo è sempre alla ricerca di un equilibrio, detto “omeostasi”. L’ « omeostasi » si riferisce a una forma non cosciente di controllo fisiologico che opera automaticamente, senza soggettività né deliberazione da parte dell’ organismo (Damasio). Lui cerca da solo un equilibrio. Quando consuma troppa energia, deve riposarsi. Cerca di comunicarcelo ma non lo capiamo se non lo ascoltiamo e non ci conosciamo. Io quando sono molto stressato, devo dormire o spegnere il cervello almeno per 15 minuti meditando o dormendo. Se non lo faccio, il mio organismo ci pensa da solo a trovare l’equilibrio. Come? Mi fa ammalare, mi fa raffreddare così tanto da costringermi a restare a casa. L’ ho capito dopo diversi anni quando ho iniziato ad ascoltarlo con intelligenza emotiva. Di questo ne parliamo nel gruppo Privato Facebook: KREION.
Cosa fare per gestire lo stress, per restare concentrati e produttivi a lavoro e continuare a creare le relazioni che desideriamo?
COPING: gestione dello stress
Due soluzioni: la prima è il coping. Citando Lazarus con coping si intendono: “sforzi cognitivi e comportamentali per gestire specifiche richieste esterne o interne“. Ovvero fare ciò che ristabilisce l’equilibrio del nostro organismo: come sport, meditazioni, altre attività simili. Ognuno ha il suo metodo efficace. Il tuo qual è? Pensaci.
EVITARE?
Non esisterà una vita futura senza stress. Meglio imparare a gestirlo da oggi per essere pronti domani. Evitarlo serve solo a rimandare. Se oggi lo stress è generato dallo smart working e tu impari a gestirlo, diventerai cintura nera nella gestione dello stress, intelligenza emotiva, risoluzione problemi e pensiero creativo. Queste sono tra le principali soft skills secondo Il World Economy Forum.
Se siamo noi stessi a creare situazioni stressanti che limitano la nostra creatività, come fare?
PENSIERO CREATIVO
C’è bisogno di passare da un pensiero critico a un pensiero creativo. Il critico si focalizza sui problemi e cerca le cause perdendo tempo. Il creativo sui problemi per trovare soluzioni risparmiando tempo. Il critico s’innervosisce, sta male e si blocca. Il creativo si eccita, gioisce e agisce. Il critico cerca approvazione dagli altri. Il creativo ha fiducia in sé e va per la sua strada. Il critico si riposa quando è stanco per risvegliarsi più polemico di prima. Il creativo si riposa per svegliarsi e riprendere a creare. Il critico resta fermo nel presente. Il creativo si muove nel presente per creare il futuro che desidera. Il critico è come l’esercito: fa una sosta per prepararsi alla guerra. Il creativo è come un musicista: fa una sosta per prepararsi a un concerto.
Anni fa ero molto critico, anzi, lo sono tuttora. Mi sono accorto che la critica fine a se stessa, oggi, non funziona. Fa male al presente in cui abbiamo bisogno di energia, calma, concentrazione ed emozioni positive per creare.
Nel periodo di quarantena, ho deciso di essere un musicista: mi fermo ad osservare dentro e fuori per raccogliere gli stimoli necessari a scrivere nuovi brani: il mio sito, un video, un libro, questo articolo. Ma anche nuovi progetti con i miei colleghi o clienti passati.
Come scrive Skande su un post: prima o poi si torna in scena.
Tu cosa desideri creare per cogliere i vantaggi del pensiero creativo? Su cosa preferisci avere idee e impegnarti a realizzarle? Pensaci, crea, agisci.
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Gruppo di persone creative o che vogliono esserlo per realizzarsi nella vita, essere felici, trovare la propria strada, migliorare il mondo imparando intelligenza emotiva, sociale e creativa. Ogni mercoledì sessione creativa gratuita.
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Tag:crescita personale, gestione stress, intelligenza emotiva