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RESTARE SENZA SOLDI NEL c/c. Come superare questa paura?

11 Gen 2021 - Spunti & Risorse, Storie di Successo

RESTARE SENZA SOLDI NEL c/c. Come superare questa paura?

Ho intervistato Marco nel 2019, un ingegnere freelance che ci dà alcuni spunti su come superare la paura di restare senza soldi. Non si tratta di andare alla ricerca di cause passate o di analizzare il tuo rapporto con il denaro, con il rischio che il tuo conto resti sempre a zero. Bensì apprendere alcune abilità tra cui: imparare a conoscersi, preparare un piano B, controllare uscite ed entrate, seguire corsi, farsi seguire da esperti. Ascoltiamo l’esperienza di Marco.

Ciao Marco, la paura di restare senza soldi nel conto corrente è una paura diffusa nei freelance, presentati e dacci qualche idea per gestirla in base alla tua esperienza.

Io sono un ingegnere meccanico freelance e mi occupo di capire se le idee degli altri sono sviluppabili ed eventualmente trovare il modo di svilupparle. Riguardo alla paura di restare senza soldi per me non si può superare, però si può accettare. Devi fare in modo che non ti blocchi. Non deve essere un peso l’idea di dover guadagnare per mangiare. Devi stare all’erta ed usare questa sensazione come un tuo alleato, devi avere un piano di contingenza.

Cosa intendi per contingenza, un piano B in caso di fallimento?

Diciamo che se ho un tot di soldi e ne spendo metà allora faccio un’analisi delle spese e vado in cerca di un impiego temporaneo alternativo, ad esempio essendo ingegnere meccanico posso dare ripetizioni di matematica e fisica, l’importante è uscire dalla comfort zone e darsi da fare, anche in campi nei quali non ci si è ancora sperimentati.

Spiegaci come tieni sotto controllo le entrate e le uscite del tuo conto.

Io mi sono posto un minimo sotto il quale non scendere, adesso tramite l’internet banking è assai facile vedere quanti soldi ti rimangono. È un po’ come la spia del carburante, quando arrivi in riserva vai a fare benzina. Quando ci sono vicino vado in cerca di lavoro, ad esempio su sito come Upwork.

A livello emotivo che differenza c’è tra restare con la paura di arrivare di non aver soldi e ritrovarsi ad accettare un lavoro che comunque non è lavoro che apprezzi però?

Va bene, per me superare le sfide è gratificante. Ogni novità è una sfida e mi piace testare me stesso per conoscere i miei limiti e dimostrare le mie capacità al cliente. Per me ci son poche soddisfazioni grandi come vincere le proprie paure per cui inviterei i tuoi ascoltatori a provare a farlo, sia a lavoro e sia altrove.

Grazie per questo monito. Puoi dirci quali sono i vantaggi del fare un lavoro diverso dal proprio?

Spesso affrontando le paure in questo modo si possono aprire delle occasioni inaspettate e mentre stai facendo un lavoro (che ha poco a che fare con il tuo) puoi conoscere altre persone e proporti nel tuo campo.

Conosci qualche libro o hai consigli per imparare la gestione economica e finanziaria?

Come sempre c’è Youtube, poi c’è un sito che si chiama Udemy lì ci sono corsi vari sia professionali che di crescita personale. Io abito a Zagabria e c’è un’organizzazione che aiuta chi inizia a lavorare. Fanno corsi di management, di contabilità e ti aiutano con la parte business del tuo lavoro. È un programma finanziato dai fondi europei, credo che si siano cose simili anche anche da voi in Italia.

Certo ci sono dei servizi gratuiti di avviamento di attività presso i comuni o in alcune associazioni in Italia. Oppure incubatori. Ne abbiamo parlato in un’altra intervista con Federico . Vorresti aggiungere altro?

Per tenere sotto controllo il conto corrente è importante darsi un obiettivo. Io quando ho iniziato, ho detto: “quando avrò soldi per vivere almeno sei mesi comincerò a darmi da fare con la mia attività”. Allora mi sono licenziato presso la ditta dove lavoravo e mi sono messo in proprio. Questo è stato il primo passo.

Bisogna tenere sempre un certo flusso di denaro che arriva per coprire le spese, tutte: anche le attività per dedicarsi agli amici e allo svago. Io inserisco nella mia tabella anche queste spese, non so tu. L’uomo è un animale sociale quindi se tu ti metti a fare il freelance solo per pagare le bollette, mangiare e bere è meglio che chiudi bottega.

In Svezia mi hanno detto che se dici al tuo capo che vorresti provare a fare il freelance, lui può incoraggiarti, congelando il tuo posto di lavoro per sei mesi. Se torni, ti riassumono contenti del fatto che hai imparato a lavorare da solo conosci meglio il valore del denaro. Quando sei freelance lo impari abbastanza presto. Non voglio dire che diventi tirchio, ma ti rendi conto di quanto valore ha la tua energia.

Grazie Marco, buona continuazione ed auguri per la tua attività.


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