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POCA TENACIA E PAURA DI ABBATTERSI: Come superare questi momenti

18 Mag 2020 - Storie di Successo

POCA TENACIA E PAURA DI ABBATTERSI: Come superare questi momenti

Ogni inizio è un momento in cui ci sentiamo pieni di energie: ho letto il post di un imprenditore, ha raccontato di non aver dormito la notte prima di rientrare a lavoro dopo il lockdown covid-19. Per lui è stato come ritornare al primo giorno di inaugurazione della sua attività. Quest’emozione positiva è come una cartina tornasole ci fa dire: “mi sento soddisfatto, sono sulla mia strada, questo è il lavoro della mia vita”. La psicologia positiva di Martin Seligman consiglia di prestare attenzione a questi momenti in cui percepiamo:

  • coinvolgimento
  • significato della nostra vita e delle nostre azioni.
  • emozione positiva

Questi sono:

Tre aspetti della felicità che alimentano la soddisfazione della vita e sono soggettivi. (pfr. Seligman).

Se, invece, proviamo emozioni negative, paura di fallire, sbagliare e non farcela?

INTERVISTA

Dalla video-intervista su Youtube di Federica ho raccolto, in un breve articolo, suggerimenti utili per superare questi momenti: gestire la paura di abbattersi all’avvio di una professione da freelance. Ciò che leggerai, potrai applicarlo in qualsiasi ambito della vita in cui c’è rischio di sentirsi sconfitti e di perdere la motivazione.

Ciao Federica grazie per essere qui, di cosa ti occupi?

Sono una psicologa clinica e ho uno studio a Marcon (VE) prossimamente aprirò uno studio anche a Treviso. Questo argomento è molto importante per me. In studio ho un quadro con la parola perseveranza, proprio per ricordarmi – sempre – che bisogna mantenere la rotta. Quando si svolge la libera professione le difficoltà sono tante e io ancora oggi ho degli alti e bassi ma ho imparato a seguire la regola dei piccoli passi:

cerco di guardare i piccoli obiettivi che man mano si possono raggiungere prima di arrivare a quello più grande, questo aiuta a focalizzarmi su quello che serve fare è continuare andare avanti.

Concretamente?

Non posso pensare di passare da avere zero pazienti ad averne 15 nel giro di tre mesi per cui provo a vedere se intanto in un mese riesco ad averne due. Inoltre mi ha aiutato portare avanti dei progetti paralleli, ad esempio consulenze di gruppo.

Che emozione hai provato quando hai organizzato un corso e, invece di 15 persone, ne sono arrivate 2?

Si prova un senso di sconfitta a volte anche vergogna. Sicuramente si abbassa anche l’autostima. Visto che bisogna stare a galla mi son detta che forse mi sono data un obiettivo troppo grande, ho spostato il focus del fallimento su un’errata pianificazione e non sulla mia incapacità generica.

Bisogna saper pianificare i propri avanzamenti di carriera in modo coerente con il punto in cui si è.

Anche a me è capitato di annullare un corso perché non era sostenibile. Altre volte l’ho fatto anche con una sola persona per recuperare almeno i costi dell’affitto dell’aula e della promozione. Poi mi sono fermato a ragionare e ri-pianificare quel corso prendendo consapevolezza di aver puntato troppo in alto.

Questo serve anche per auto motivarsi e fare piccole cose anche in giornate in cui siamo un po’ giù di corda. Ho letto un libro molto bello “fattore 1%” di Luca Mazzucchelli che parla proprio di questo.

Quando arrivi al 10, che succede?

Dovrei dire che quando arrivo a 10 provo grande soddisfazione e felicità. È vero però, per come sono fatta io, quando sono arrivata ad otto stavo già pensando al 15: su questa cosa dovrò imparare a essere più brava.

È importante godere del percorso e dei piccoli successi.

Come festeggi?

Condivido la mia gioia con le persone care e con colleghi, che possono capire la gioia e le difficoltà che ho superato per raggiungerla. Condividere, secondo me, è una delle cose più importanti. Come diceva Ed Sheeran:

“il successo non è niente se non hai qualcuno con cui condividerlo”

Usi qualche strumento per pianificare? Io utilizzo molto le mappe mentali: scrivo al centro quello che devo raggiungere e poi lancio una serie di rami attraverso cui si generano tante idee che non avevo.

Io utilizzo un “quaderno delle idee” dove scrivo a mano ogni volta che mi viene un in mente un pensiero, in modo che magari rileggendola possa tornarmi utile in futuro.

Grazie Federica, in pochi minuti abbiamo dato molti spunti ai nostri lettori. Ti auguro di raggiungere presto i tuoi obiettivi e di imparare a godere dei piccoli traguardi raggiunti durante il cammino. Alessandro.

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